sabato 30 luglio 2016

10 giorni!

10 giorni, solo 10 giorni... neanche due settimane alla partenza e mi sembra ieri quando mi era arrivata la famiglia e avevo potuto iniziare realmente a contare i giorni.
L'ultima volta che ho scritto qui sopra era il 26 maggio (ed in realtà non era neanche un vero post), sono passati mesi dal quel momento, ma per me è come se fossero passati anni: non pensavo di poter conoscere così tante persone, salutarne ancora di più, fare e disfare le valigie una infinita di volte, scattare decine di foto, ma soprattutto provare tutte quelle emozioni... e sono proprio quelle emozioni che mi hanno bloccato da scrivere questo post prima: come fai a descrivere cosa senti se ogni minuto provi qualcosa di diverso?
Ora che il 9 agosto è così vicino sto iniziando a realizzare a cosa sto andando incontro ( in realtà mi sto convincendo di star realizzando, ma non è così facile), quando penso a cosa succederà tra un mese non ho un'idea precisa, so solo che sarà un nuovo inizio, ma ormai non immagino più cosa potrebbe accadere.
Mi sto facendo trasportare dal tempo, quando sarò lì vedrò ciò che succederà, non sono neanche sicura che tutto questo sia reale...
per adesso mi sto godendo gli ultimi giorni in Italia, le uscite con gli amici, le giornate con i miei genitori, una serata davanti alla tv con la piccola Eve sul grembo... piccoli attimi che so mi mancheranno dall'altra parte del mondo.
Ma cosa è successo in tutto questo tempo?
Mercoledì 8 giugno stato l'ultimo giorno di scuola, ultimo giorno in cui sono entrata in quell'edificio che non rivedrò fino al 2017.
Ero felice che finalmente tutte le verifiche, le interrogazioni, l'ansia, i compiti, le preoccupazioni e il tempo infinito sui libri a studiare fossero terminati e non vedevo l'ora che quel giorno arrivasse, ma non mi ero resa  completamente conto che con la fine della scuola sarebbero arrivati anche i primi saluti e alcuni addii.
L'ultima settimana di giugno sono diventata per la prima volta una volontaria: ho lavorato per wikimania, la convention annuale mondiale di Wikipedia che quest'anno si è tenuta ad Esino Lario, un paesino vicino alla mia città.
Sono felice di aver fatto parte di questa iniziativa perché ho avuto l'occasione di incontrare persone da ogni parte del mondo: macedoni, vietnamiti, russi, americani, inglesi, indiani, greci, malesi, spagnoli, serbi, e potrei andare avanti ancora per un bel po'.
Mi sono confrontata con altre culture e sono riuscita a migliorare le mie abilità linguistiche, inoltre tuttora sono in contatto con alcuni wikipediani che ho conosciuto.
Il mese di luglio è stato tutto viaggi: appena  tornavo a casa da una vacanza, ero già pronta per prendere un altro treno e così tra una settimana al mare in Croazia, una settimana a Roma per salutare mia nonna ed un weekend a Firenze, non ho avuto tanto tempo per riflettere a fondo su ciò che succederà settimana prossima.
Il 10 giugno è stata una serata importante perché ho dovuto salutare alcuni degli amici a cui tengo di più e mi sono accorta quanto queste persone siano speciali per me e quanto loro tengano alla nostra amicizia
E' stata la prima serata in cui mi sono ritrovata sul filo che divide ogni emozione negativa da quelle positive e non sai più ciò che senti: vorresti rimanere, ma allo stesso tempo vuoi andartene con tutto te stesso; da quel momento ogni giorno provo emozioni differenti: felicità, paura, ansia, preoccupazione, curiosità, incredulità, tristezza,  eccitazione e tantissime altre che non riesco a spiegare, ma credo che ogni exchange student viva questo momento prima o poi.
Oggi è stata una giornata davvero difficile perché ho dovuto salutare la mia migliore amica che per me è come una sorella e pensare di non poterla riabbracciare prima di un anno è davvero inimmaginabile...
Ho capito cosa sto lasciando e che quando tornerò non sarà tutto uguale a come è adesso, o forse sarò io a vederlo diverso, ma almeno so per certo che le persone che mi sono vicine le ritroverò per continuare a vivere nuove esperienze insieme.
Anche se non sono ancora partita credo già di essere un po' cambiata, perché in realtà questa esperienza ti trasforma fin dall'inizio, fin da quando ti rendi conto che i tuoi genitori hanno firmato quel contratto, ti si aprono davvero nuovi orizzonti e inizi a crescere anche se non te ne accorgi.

-10!!!!!

Camilla