sabato 30 luglio 2016

10 giorni!

10 giorni, solo 10 giorni... neanche due settimane alla partenza e mi sembra ieri quando mi era arrivata la famiglia e avevo potuto iniziare realmente a contare i giorni.
L'ultima volta che ho scritto qui sopra era il 26 maggio (ed in realtà non era neanche un vero post), sono passati mesi dal quel momento, ma per me è come se fossero passati anni: non pensavo di poter conoscere così tante persone, salutarne ancora di più, fare e disfare le valigie una infinita di volte, scattare decine di foto, ma soprattutto provare tutte quelle emozioni... e sono proprio quelle emozioni che mi hanno bloccato da scrivere questo post prima: come fai a descrivere cosa senti se ogni minuto provi qualcosa di diverso?
Ora che il 9 agosto è così vicino sto iniziando a realizzare a cosa sto andando incontro ( in realtà mi sto convincendo di star realizzando, ma non è così facile), quando penso a cosa succederà tra un mese non ho un'idea precisa, so solo che sarà un nuovo inizio, ma ormai non immagino più cosa potrebbe accadere.
Mi sto facendo trasportare dal tempo, quando sarò lì vedrò ciò che succederà, non sono neanche sicura che tutto questo sia reale...
per adesso mi sto godendo gli ultimi giorni in Italia, le uscite con gli amici, le giornate con i miei genitori, una serata davanti alla tv con la piccola Eve sul grembo... piccoli attimi che so mi mancheranno dall'altra parte del mondo.
Ma cosa è successo in tutto questo tempo?
Mercoledì 8 giugno stato l'ultimo giorno di scuola, ultimo giorno in cui sono entrata in quell'edificio che non rivedrò fino al 2017.
Ero felice che finalmente tutte le verifiche, le interrogazioni, l'ansia, i compiti, le preoccupazioni e il tempo infinito sui libri a studiare fossero terminati e non vedevo l'ora che quel giorno arrivasse, ma non mi ero resa  completamente conto che con la fine della scuola sarebbero arrivati anche i primi saluti e alcuni addii.
L'ultima settimana di giugno sono diventata per la prima volta una volontaria: ho lavorato per wikimania, la convention annuale mondiale di Wikipedia che quest'anno si è tenuta ad Esino Lario, un paesino vicino alla mia città.
Sono felice di aver fatto parte di questa iniziativa perché ho avuto l'occasione di incontrare persone da ogni parte del mondo: macedoni, vietnamiti, russi, americani, inglesi, indiani, greci, malesi, spagnoli, serbi, e potrei andare avanti ancora per un bel po'.
Mi sono confrontata con altre culture e sono riuscita a migliorare le mie abilità linguistiche, inoltre tuttora sono in contatto con alcuni wikipediani che ho conosciuto.
Il mese di luglio è stato tutto viaggi: appena  tornavo a casa da una vacanza, ero già pronta per prendere un altro treno e così tra una settimana al mare in Croazia, una settimana a Roma per salutare mia nonna ed un weekend a Firenze, non ho avuto tanto tempo per riflettere a fondo su ciò che succederà settimana prossima.
Il 10 giugno è stata una serata importante perché ho dovuto salutare alcuni degli amici a cui tengo di più e mi sono accorta quanto queste persone siano speciali per me e quanto loro tengano alla nostra amicizia
E' stata la prima serata in cui mi sono ritrovata sul filo che divide ogni emozione negativa da quelle positive e non sai più ciò che senti: vorresti rimanere, ma allo stesso tempo vuoi andartene con tutto te stesso; da quel momento ogni giorno provo emozioni differenti: felicità, paura, ansia, preoccupazione, curiosità, incredulità, tristezza,  eccitazione e tantissime altre che non riesco a spiegare, ma credo che ogni exchange student viva questo momento prima o poi.
Oggi è stata una giornata davvero difficile perché ho dovuto salutare la mia migliore amica che per me è come una sorella e pensare di non poterla riabbracciare prima di un anno è davvero inimmaginabile...
Ho capito cosa sto lasciando e che quando tornerò non sarà tutto uguale a come è adesso, o forse sarò io a vederlo diverso, ma almeno so per certo che le persone che mi sono vicine le ritroverò per continuare a vivere nuove esperienze insieme.
Anche se non sono ancora partita credo già di essere un po' cambiata, perché in realtà questa esperienza ti trasforma fin dall'inizio, fin da quando ti rendi conto che i tuoi genitori hanno firmato quel contratto, ti si aprono davvero nuovi orizzonti e inizi a crescere anche se non te ne accorgi.

-10!!!!!

Camilla

giovedì 26 maggio 2016

VIDEO ORIENTATION !

Dopo essere riuscita a trovare un po' di tempo per registrare e montare il video e dopo le infinite ore di attesa per il caricamento su Youtube... ecco a voi il video sull'orientation!
Ho cercato di spiegare più brevemente possibile ciò che ci è stato riferito nelle 3 ore di incontro a cui ho partecipato. Spero possa essere d'aiuto per i futuri exchange students!
Alla prossima,
Camilla





venerdì 20 maggio 2016

Visto, youtube , orientation e chi più ne ha più ne metta!

Ok, io volevo essere costante con i post, volevo raccontarvi tutto ciò che mi accadeva in tempo (quasi) reale, ma queste ultime settimane di scuole mi stanno distruggendo e il poco tempo che rimane lo dedico alle poche attività extrascolastiche che riesco a fare e quindi addio costanza nel scrivere i post....
Però ora sono qui ed ho davvero un sacco di aggiornamenti!

1) Innanzitutto udite, udite... ho aperto un canale youtube! Dopo mille complessi e mille ripensamenti alla fine mi sono fatta coraggio e ora anche lì ho il mio piccolo angolo privato in cui vi mostrerò tutto ciò che mi riserverà quest'anno.


2) Giovedì scorso sono dovuta andare a Milano per recarmi al consolato e fare richiesta per  il visto J1.
Il visto è un documento che ti permette di entrare negli Stati Uniti e ogni tipo di visto specifica il motivo del tuo soggiorno in America; il visto J1 serve per gli studenti che vogliono andare negli USA per studiare.
Premetto che ero un sacco agitata, non sapevo cosa aspettarmi, sapevo che mi avrebbero fatto alcune domande sul mio viaggio e e mi avevano riferito che avrei avuto parlare in inglese e diciamo che lì la preoccupazione è salita; allora voi potreste dire, andrai un anno in America dove parlano solo inglese e ti viene l'ansia per due domandine? Ehm.... sì! Dovete sapere che quando si tratta di parlare una lingua sono molto impacciata e vado un po' nel panico, sia perché ovviamente tutti i vocaboli che fino ad un attimo prima di parlare sapevo si volatilizzano dalla mia mente, sia perché sono abbastanza puntigliosa e quindi prima di dire una qualsiasi frase devo ripetermela in mente e capire se ci sono errori! Lo so sono un po' pazza e per di più faccio il linguistico quindi dovrei essere capace di parlare più fluentemente dopo tutte le ore di madrelingua e invece non è così... Pffffff.
Sono sicura, però che dopo poco tempo in Minnesota sarà più facile ( o almeno lo spero).
Comunque alla fine dopo ore e ore di fila sono arrivata ad uno sportello dove una ragazza gentilissima mi ha rivolto poche domande sulla mia futura esperienza ovviamente...in italiano.
Inoltre appena le ho detto che sarei andata in Minnesota la sua reazione è stata questa :" Ah Minnesota, allora ti piace il freddo, perché li fa taaaanto freddo ahahaha" e io ero lì che facevo finta di ridere mentre dentro di me pensavo " ma dove cavolo sto andando, al polo nord?!", va beh vorrà dire che d'inverno andrò in giro con così tanti maglioni che per camminare rotolerò per terra...
Il resto della mattinata, poiché oramai era troppo tardi per tornare a Lecco ed arrivare in orario alle ultime ore di scuola, sono andata un po' in giro per Milano con mia mamma che mi aveva accompagnato e dopo un bel pranzetto e un gustoso gelato ci siamo rimesse in treno verso casa.
Comunque ora devo solo andare a ritirare il passaporto con il visto e tutti i documenti sono finalmente pronti, basta fogli da compilare, richieste da inviare, traduzioni da scrivere, ah finalmente libera di pensare solo al viaggio che mi aspetta!

3) Domenica scorsa sono ritornata a Milano ( non ci sono mai andata così tante volte come in questi mesi) per l'orientation day, ovvero un incontro con altri exchange students del nord Italia in cui Tommaso, Giulia e Federica di YouAbroad ci hanno dato consigli e informazioni per il prossimo anno e ci hanno elencato le principali regole da rispettare. Erano presenti anche 3 YouAbroad ambassador: 3 ragazzi che avevano già vissuto l'esperienza di exchange student e che hanno risposto alle nostre curiosità e ai nostri dubbi raccontandoci il loro anno negli USA.
Prima dell'incontro sono andata con gli altri exchange students a mangiare ed è stata un'occasione per conoscere persone con cui sono riuscita a condividere le mie emozioni e preoccupazioni.
Vi parlerò presto di tutto quello che ci hanno detto in un video, se no dovrei scrivere pagine su pagine quindi... ci vediamo sul mio canale!

4) Mi sto tenendo in contatto con la mia futura host family è credo che sia davvero fantastica! Tutti sono sempre molto gentili e disponibili e sono davvero entusiasti per il mio arrivo. Domani finalmente faremo la prima chiamata skype e anche se sono un po' agitata, non vedo l'ora di parlargli quasi "di persona".

5) -81 giorni *.*! Sembrano così pochi, ma allo stesso tempo un'infinità. Tre mesi che mi dividono dalla mia partenza, tre mesi prima di iniziare a intraprendere un viaggio che sicuramente cambierà la mia vita.

Camilla


















lunedì 4 aprile 2016

MY AMERICAN FAMILY!!

Come avrete intuito dal titolo finalmente ho scoperto dove e con chi trascorrerò la mia vita americana!
Il pomeriggio del venerdì prima di Pasqua, ero da una mia amica per trascorrere un normale pomeriggio di chiacchiere e passeggiate quando... è arrivata l'email con tutti i dettagli della mia host family, non potete immaginare la mia felicità!
Era uno di quei giorni in cui non ci speravo più, mi ero rassegnata ad aspettare altri giorni, settimane o mesi prima di ricevere la famiglia e invece... è proprio vero che le cose capitano quando meno te lo aspetti.
Inutile dire che ho passato un'ora con la mia amica a leggere e cercare ogni dettaglio sulla famiglia e sul luogo...
Andrò a Mapleton, una piccola cittadina nel sud del Minnesota, quindi per fortuna non fa freddissimo ( anche se arrivano comunque a -25°C in inverno...).
Ci sono 1700 abitanti e nella scuola 350 studenti, praticamente conoscerò tutti e mi piace molto l'idea di vivere una realtà così diversa rispetto alla mia.
Inoltre, la maggior parte dei cittadini ha origine irlandese, perciò è molto diffuso il curling come sport invernale; vengono organizzati campionati e piccole gare anche a scuola.
Anche se sono praticamente imbranata in tutti gli sport, mi piacerebbe provare e magari chi lo sa trovo la mia vocazione ahahah.
Passando all'argomento più importante... la famiglia in cui andrò è formata da padre, madre e tre figli: il più grande vive e lavora in North Carolina, quindi non lo vedrò molto, mentre le due figlie hanno 15 e 18 anni.
Con la figlia maggiore condivido la passione per la musica e il padre mi ha detto che la scuola ha un programma di musica che offre una vasta scelta di attività (orchestra, marching band, coro, ecc...) ed ha anche un ottimo livello, SEMBRA UN SOGNO!
La figlia più piccola, invece, pratica un sacco di sport, ma la sua passione è la danza e gareggia in importanti campionati, inoltre... compiamo gli anni lo stesso giorno(assurdo no?)!
Hanno anche due teneri cagnolini e con il padre condivido l'amore per i video divertenti sugli animali.... la prima cosa che mi ha inviato è stata il link a questo video:

https://youtu.be/nGeKSiCQkPw

Appena l'ho ricevuto ho capito che avevo trovato la famiglia giusta.
Entrambi i genitori sono proprietari di una landscaping company( da quello che ho capito si occupano di design esterno, ovvero dei giardini, delle piante...) e la madre lavora praticamente solo d'estate, perciò è a casa tutto l'inverno.
Ero un po' preoccupata sul fatto che nella maggior parte delle famiglie americane non si cena tutti insieme a tavola, ma la mia host family mi ha subito rassicurato dicendo che la cena è un momento molto importante di ritrovo per tutta la famiglia; sono molto felice che questa abitudine ci sia anche lì.
Tra i vari documenti ho anche ricevuto alcune foto della casa e sembra davvero molto accogliente, avrò anche una stanza tutta per me.
La scuola che frequenterò è fantastica, offre un sacco di materie interessanti e attività pomeridiane.
Tutti i corsi che mi sarebbe piaciuto frequentare sono nella lista delle materie e per la prima volta sono davvero entusiasta di andare a scuola!
Negli ultimi giorni mi ha contattato la local coordinator ( un tutor che mi seguirà durante questa esperienza) che mi ha comunicato tutto il suo entusiasmo per il mio arrivo e la sua voglia di condividere la sua cultura con me e ne sono davvero felice!
Ho contattato anche la ragazza che stanno ospitando quest'anno e guardando le sue foto credo che mi aspetta un anno ricco di nuove esperienze e un sacco di divertimento!
Davvero non potevo immaginare di meglio, sono sicura che sarà un anno fantastico.
Lascerò l' Italia il 9 agosto, non vedo l'ora di partire e iniziare la mia nuova vita negli USA!!
Camilla


Finalmente ci sono anche io ! - 127 giorni!!!!





martedì 22 marzo 2016

Scambio in Germania

Sono tornata! Dopo settimane di silenzio mi ritrovo qui a scrivervi, anche se penso che la maggior parte di voi creda che non sia sopravvissuta alla verifica di inglese, in realtà sono ancora viva e sono anche riuscita a superare delle settimane infernali a causa della scuola: mi sono ritrovata chiusa in camera tutti i pomeriggi sui libri, ormai estranea alla luce del sole.
Per fortuna la settimana scorsa ho avuto una pausa dalla routine scolastica e con la mia classe sono volata ad Hildesheim in Germania per il mio primo scambio.
E' stato un'esperienza fantastica che mi ha fatto vivere una piccola anteprima del mio prossimo anno all'estero.
Mi sono ritrovata in una famiglia stupenda con la mia corrispondente di 14 anni, una sorellina di 5 e un piccolo fratellino di 1 anno; per me che sono figlia unica, ritrovarmi in una realtà diversa è stato strano ma affascinante e mi sono affezionata tantissimo alla mia german host family; sarebbe fantastico se riuscissi a trovare una famiglia così accogliente e dolce anche in America.
Anche la cittadina dove mi trovavo mi ha lasciato positivamente sorpresa:una piccola cittadina con tante casettine di mattoni *.*, un centro pedonale enorme, un sacco di negozi e... un numero esagerato di chiese che i nostri prof ci hanno fatto visitare ( non è stato proprio divertente...).
La scuola e il centro della città di Hannover che ho visitato con le mie compagne, mi hanno quasi fatto sentire già negli Stati Uniti: enormi centri commerciali, Starbucks, caffetteria nella scuola e cambio di aula ogni ora; per non parlare del laboratorio di biologia o l'aula d'informatica e gli acquari negli atrii!
Ho iniziato a conoscere una nuova cultura e mi sono adattata a nuove abitudini ( tranne al burro sul pane: ne mettono chili come se fosse formaggio spalmabile...), ho scoperto che la maggior parte dei ragazzi, a coppie, prendono lezioni di danza tipo valzer o discofox e passano pomeriggi nella sala da ballo,  che le lezioni sono incentrate sulla discussione e a casa non hanno praticamente compiti, che non pranzano ma si portano una lunch box da casa con mini panino e frutta e verdura che non deve mai mancare (come il burro sul pane...), che non bevono acqua naturale.
Parlare in tedesco è stata praticamente l'unica difficoltà che ho dovuto affrontare, ma con l'aiuto della mia corrispondente e di google traduttore sono riuscita a farmi comprendere o almeno lo spero.
Anche il freddo, però, è stato un temibile avversario, non riuscivo ad uscire di casa senza guanti, cappello e una sciarpa pesantissima, mentre Luca (la mia corrispondente) andava in giro con un semplice giacchettino aperto..brrrr!
Non so se riuscirò in poco tempo ad abituarmi al freddo del Minnesota, visto come ho reagito di fronte ai -5 gradi di Hildesheim... spero solo di non diventare un ghiacciolo!

Intanto vi lascio la mappa con le nuove bandierine, ora sono moooolte di più rispetto all'ultima volta...ma per adesso, come avrete capito, non c'è ancora la mia che spero arrivi a breve.
Poiché il periodo in cui maggiormente le famiglie scelgono chi ospitare è tra aprile e maggio non mi resta, ancora una volta, che aspettare.


Vi allego anche qualche foto del mio viaggio sperando di potervi comunicare presto news...
Camilla















giovedì 4 febbraio 2016

WAITING FOR A FAMILY #1

9 FAMIGLIE


Ebbene sì, in pochi giorni già 9 ragazzi con un grande c.... ehm volevo dire con una grande fortuna, hanno scoperto dove trascorreranno il prossimo anno!
Ieri credo sia stata il culmine, poiché ben 3 ragazzi hanno ricevuto la fatidica email a distanza di poche ore.... e io che mi trovavo in palestra, girovagavo tra un attrezzo e l'altro controllando il cellulare ogni minuto, poiché arrivavano messaggi su messaggi con informazioni sulle ultime assegnazioni; potete immaginare le facce contrariate delle persone che si allenavano, vedendomi attaccata al telefono invece di faticare e sudare come loro...
Anche oggi, quando la possibilità di una famiglia in arrivo sembrava ormai remota, un ragazzo ha riacceso la speranza comunicandoci di essere stato scelto... e così già dieci sono stati sistemati.
La mia situazione, invece, rimane sempre la stessa, la CIEE non ha ancora controllato la mia documentazione e le mie sbirciatine allo stato dell'application stanno diventando quasi morbose...
Spero che arrivi presto anche il mio momento ( adesso vedi che mi arriva la famiglia a giugno), ma non voglio illudermi troppo, in fondo come dice Alice, che ha già ricevuto la famiglia ma tralasciamo, ha i suoi aspetti positivi anche l'attesa...
sì, va bhe chi voglio prendere in giro... DATEMI UNA FAMIGLIA ADESSOOOO!!!
Per ora la scuola riesce, almeno un po', a distrarmi e a frenarmi dal controllare l'email ogni minuto: devo prepararmi mentalmente alle lunghe sei ore di tortura di scuola che dovrò affrontare domani e, come se non bastasse, ho anche un test di inglese alla prima ora... vi aggiornerò se riuscirò a sopravvivere.

Camilla

martedì 2 febbraio 2016

ELTIS TEST E PRIME FAMIGLIE




Circa due settimane fa, esattamente giovedì 21 gennaio, mi trovavo a Milano per affrontare l'Eltis test, un questionario in inglese per valutare il nostro livello di conoscenza della lingua.
Poiché era un giorno di scuola normale e dovevo prendere il treno da Lecco per Milano all'una, sono uscita da scuola un'ora prima ( suscitando, solo un pochino, l'invidia delle mie compagne che dovevano superare illese un'altra lezione).
Purtroppo al binario non è arrivato uno dei treni nuovi, puliti e soprattutto comodi, costruiti per l'Expo, ma  uno dei pochi treni sopravvissuti che ancora resistono e io continuo a chiedermi come facciano a stare ancora sui binari.
Comunque, dopo un interminabile viaggio di... 40 minuti, mia mamma ed io, siamo arrivate alla stazione centrale di Milano, dove mio papà, che lavora lì vicino, era venuto in macchina per portarci verso la sede dell'associazione nazionale femminile, luogo scelto per lo svolgimento del test.
Tutto sembrava procedere per il verso giusto ed ero anche in grande anticipo.
Arrivati a Porta Romana ci siamo messi alla ricerca del numero civico della sede, ma era introvabile; i minuti passavano e dopo aver chiesto informazioni a dei negozianti che non erano riusciti ad aiutarci, a mia madre è venuta l'idea di ricontrollare l'indirizzo presente nell'email e.... avevamo sbagliato luogo!
Ormai non ero più in anticipo e dopo esserci precipitati in auto, ci siamo diretti verso l'indirizzo esatto.
Per fortuna ero in orario e appena sono entrata nella stanza, ho visto davanti a me un sacco di ragazzi  sconosciuti.
Io sono molto timida e mi sentivo abbastanza inadeguata; non sono molto brava ad intrattenere una conversazione con persone che non conosco, ma mi sono fatta coraggio e dopo poco tempo mi sono ritrovata a chiacchierare con delle ragazze e ho subito capito che con tutte le persone presenti in quella stanza, avevo più cose in comune di quante potessi immaginare: stesse emozioni, stesse esperienze e stessi dubbi e paure; molte domande e pensieri presenti nella mia mente, si potevano trovare anche nella testa degli altri ragazzi; non mi sentivo sola, anzi ero circondata da persone che mi capivano più di chiunque altro in quel momento: ero entrata a far parte della grande famiglia degli exchange students.
Questo credo sia stata la cosa migliore della giornata.
Ora sono in un gruppo whatsapp con tutte queste persone e anche altre da ogni parte di Italia e penso sia una cosa fantastica come possiamo condividere ogni momento di questa avventura tra di noi.
Il test non era complicato ( dico sul serio, non preoccupatevi se dovrete farlo) e dopo meno di una settimana  è arrivata l'email con il risultato del test è il mio punteggio è stato di 251 su 265.
Ero felicissima, anche se mi chiedevo quanto errori avessi fatto; solo grazie al fantastico blog di Ginevra (un'exchange student che ora è in Texas), ho trovato la tabella dei punteggi e... ho fatto solo un errore *.*!
Sono davvero felice del risultato e visto il mio grande amore per le serie TV, d'ora in poi le guarderò solo in lingua originale per esercitarmi.
 
Mercoledì scorso mi ha chiamato YouAbroad per un breve colloquio telefonico nel corso del quale mi hanno chiesto le ultime informazioni che servivano per completare l'application.
Ora finalmente tutti i documenti sono stati inviati negli Stati Uniti e non devo fare altro che aspettare e sperare che la mia famiglia arrivi!
Per adesso sono 3 i fortunati che hanno scoperto la loro destinazione finale: 



L'ansia per una famiglia sale sempre di più e spero che la CIEE (il partner americano di YouAbroad) veda presto la mia application.
Non potete immaginare quanto non vedo l'ora che compaia anche il mio nome sotto la scritta MINNESOTA...

Camilla


P.S. A lato potete trovare il blog di Ginevra e di altri exchange students che si trovano già negli Stati Uniti e blog di altre ragazze che come me sono pronte per partire!





mercoledì 27 gennaio 2016

ANNO ALL'ESTERO



L'inizio delle superiori ha portato un sacco di novità e tra queste anche la scoperta della possibilità di trascorrere un anno all'estero: intorno a me sentivo compagni che raccontavano le loro avventure oltreoceano, ascoltavo coloro che desideravano partire e  mi accorgevo di chi all'improvviso non si vedeva più nei corridoi di scuola poiché era partito per l'Australia o la Repubblica Dominicana.
Seguire l'esempio di questi ragazzi e andare per un anno negli Stati Uniti, fino all'anno scorso, era un sogno che pensavo fosse irrealizzabile, ma a novembre di quest'anno tutto è cambiato.
Con i miei genitori l'argomento era venuto fuori alcune volte, ma non sembrava che lo prendessero davvero sul serio e io non volevo insistere, visto che comunque la parte economica sarebbe stato un problema non indifferente; in realtà mi sbagliavo, poiché loro avevano capito quanto ci tenevo e sarebbero stati felici di offrirmi un'opportunità simile.
Così, la sera del 4 novembre, mi sono ritrovata ad un incontro con la YouAbroad per raccogliere un po' di informazioni su questa associazione che, come tutte le altre, a me era ancora sconosciuta.
La mia prima impressione era stata molto positiva, mi erano sembrate persone chiare, competenti ed entusiaste del proprio lavoro e anche se avevo cercato informazioni  su altre organizzazioni sapevo già su quale sarebbe ricaduta la scelta.
Il mio sogno stava pian piano diventando realtà e dopo tanta attesa, il 27 novembre, ero con i miei genitori per affrontare il primo dei tanti ( anzi tantissimi) passi verso gli USA.
Il primo colloquio con YouAbroad era andato bene e dopo pochi giorni avevo ricevuto la telefonata da parte della psicologa che avrebbe determinato la mia partecipazione al programma di exchange students.
La mia ansia era alle stelle, camminavo avanti e indietro per la stanza con il cellulare in mano, aspettando il momento in cui la suoneria mi avrebbe avvisato della chiamata; mia madre continuava a dirmi di calmarmi, che sarebbe andato tutto bene, ma il mio pensiero fisso era che se non fossi riuscita a trasmettere quanto profondamente desideravo questa opportunità, tutto sarebbe finito.
Certo, sarei stata pronta ad accettare anche un esito negativo, ma non è ciò che avrei voluto ricevere.
Alla fine, però, tutte le mie preoccupazioni sono svanite: la psicologa era stata davvero molto gentile e mi aveva messa a mio agio e dopo pochi giorni di tensione in attesa di una risposta, era arrivata l'email con il contratto da firmare!!




La prima volta in cui la casella delle mie email è stata torturata dalla sottoscritta, che ogni minuto aggiornava la casella postale, nella speranza della fatidica email e ancora adesso nell'attesa di una famiglia sono sempre con un occhio vigile sulla piccola icona.
Continuando con il lungo viaggio verso la realizzazione del mio sogno, dopo il contratto, sono arrivate le applications ( una cartacea e una online).
Ho avuto a disposizione tre settimane per compilare tutti i documenti e purtroppo tra verifiche di fine trimestre e preparative per pranzi e cene di Natale, il tempo per concentrarmi sull'application diminuiva giorno dopo giorno.
Scrivere la lettera per la host family e scegliere le foto per farmi conoscere, sono state le cose più difficili da fare: ci sono voluti giorni per decidere, ma per fortuna tutto è stato inviato entro la data stabilita.
E' stato necessario più di un mese per avere tutti i documenti in regola tra vaccini, analisi e un nuovo passaporto.
Grazie alla pazienza dei miei genitori e alla mia determinazione siamo riusciti a finire tutto e solo l'ELTIS test mi separava dalla spedizione dei documenti negli Stati Uniti, ma di questo ve ne parlerò in un altro post.

Camilla


LETTERA ALLA HOST FAMILY

Tra tutti i documenti che ho dovuto compilare, dovevo anche scrivere una lettera alla host family per descrivermi e rendere più facile la loro scelta ( sì, sono le famiglie che scelgono chi ospitare).
Ci è voluto un sacco di tempo per scriverla: ogni volta che la rileggevo c'era qualcosa che non mi convinceva, ma dopo mille correzioni e dopo aver capito che avrei sempre dimenticato qualcosa, mi sono decisa ad inviarla!
avevo un sacco di idee in mente e non mi sono fatta bastare un unico foglio di word ( come scritto nelle indicazioni) ma capitemi, sarà la mia famiglia per un anno e voglio che sappiano più cose possibili su di me per scegliermi....
ok, la smetto, ecco la mia lettera, anche se so che ci saranno un sacco di errori, alla fine sono contenta di come sia venuta!

Dear host family,
My name is Camilla, I’m a sixteen years old girl from a little city in the North of Italy: Lecco.
What I like the most of my city is the variety of activity that people can do outdoor.
My family is composed by:
my mum, Antonella, is 59 and works as a public employee of the finances ministry. She is an extraordinary person; I have a lot of fun with her.
Her passion is acting, in fact, she is part of an acting company in Lecco called “Il Filoteatro”, I think she is very talented and I love watching her performances, we spend a lot of time together and she is very open-minded to every new activity that I offer her to do.
My father, instead, is 43 and he is an employee in an American IT company: Verizon, he is very good at his job and often he receives many appreciations.
In the weekend he turn himself from a normal employee in a hardened hockey player, even if he has been training only for almost a year, he loves it and learns very quickly. Twice he tried to teach me ice-skating but my balance is quite bad and I spent most of the time clanged to his arm trying not to fall on the frozen ground.
Other two members of our family are two amazing dogs: Wally and Eve ( yes, we chose the name due to the Pixar’s movie. We all love it!); they are very special for us and sometimes I find myself talking to them like if they were humans, but I’m pretty sure they often understand us better than people.
They spend most of their time running and playing in our terrace and house or sleeping side by side in their big dog basket.
I’m an only child and sometimes I wonder how it would have been if I have had a sibling older or as my age that could have helped me growing up.
However, I have some very close friends that for me are like siblings because I have known them for many years and with them I feel comfortable. We have a very strong relationship based on confidence, and we can rely each other, but because of the school, the weekend is nearly the only moment when I can meet them.
The other day of the week, beyond studying, my parents and I take turns to walk the dogs and usually I walk them in the afternoon, I like it because I can relax before going home and do my homework.
I am a very active girl and there are a lot of activity that I enjoy doing : in summer my friends and I go to the lake to swim or I love riding my bike around the city. Usually, in summer, my family and I go to Croatia where there is an amazing sea and many activities to do.
Walking on the lakeside or up to the mountains is one of the best exercise I like to do outdoor.
I have played basketball for two years and although I wasn’t very good at it I had a lot of fun, but unfortunately for some logistical problem I had to stop training.
However, now I like to keep fit going to the gym also because I think it’s a way to challenge myself and to know new people.
When the weather is rainy or it’s too cold to stay out, I go for a movie with my friends at the movie theater or I like to play table games with my family. My favorite moment of the year is Christmas: I love how all the family reunite to celebrate this moment, to decorate the houses or to prepare the Christmas lunch, and when there is enough snow on the mountain I love do Alpine skiing with my family during Christmas holiday.
Since I was a little girl, my parents convey their passion for travelling and when there is the possibility, we leave our town to discover new Countries, cities and their cultures. I’m very grateful to my parents to made me discover such amazing places around me.
My love for travelling is one of the reason because I attend the languages high school in my city.
Nowadays languages seems to be very important because we can easily go around the world and we need to communicate, and as well is significant/relevant to have a good job in the future. 
I study English, Spanish and German; English is my favorite language but in this three years I have really gotten into German and this March I’m going to be an exchange student in Germany for one week.
My friend say I’m a cheerful and talkative girl but I’m also quite “shy”.
However I’m overcoming it and I’m becoming more extroverted thanks to an acting project that I have been attending for 2 years with my school, I really enjoy it and I found a lot of new friends, and also I put myself and my self-confidence to the test.
I’m also a very determined person and it’s very rare that I give up on something, so if I want to do something is very hard that I change my mind, however I’m very respectful of the people around me and the rules that I have to follow.
Music is a very huge part of my life, I can’t live a day without music, and I don’t like only listen to it but I also play Clarinet and this year I started taking up singing lessons ( a little dream that I have always had ).
I have been playing the Clarinet for 5 years and since 2013, I play in the city band. I had a lot of fun and it gave me the possibility to know many awesome people.
Like my mum gave me the passion for theatre, my father passed on his passion for computers and technology to me, he taught me many things about computers and how they work.
Maybe I will follow in my father's footsteps and I will work in an IT company, IT has always fascinated me.
Another major passion is cooking: some years ago, I started discovering cooking and since then I continue to improve myself with new Italian recipes or sometimes I like to try cooking dishes of other cultures (yes, America too!). I find it very relaxing and I had a lot of fun, especially if there is someone with me.
I love spend my time with my friends and family but once in a while I rather stay on a comfortable sofa reading a good book with music in the background.
I think that reading is a great thing for everybody because you can escape from the reality and go in a new world that you choose.
Going to America has always been my dream and stay there for a year is a priceless opportunity that I would have never thought could become reality!
I have already come to USA, to visit my relatives in Ohio, but I stayed a very limited time; however, that has increased my love for your Country.
I can’t wait to know who you will be, but even if I haven’t know you yet, I am sure you will be an amazing host family because, choosing me, you will make my dream come true and I will never thank you enough for this.
This year will be an experience that will help me to grown up, teach me how relate to a different culture, it will give me the chance to be a member of a new community.
I know that at the beginning will not be easy to stay away from home but I know that I can face it and I’m so determined that I’m sure this will never stop me to have fun and enjoy this adventure in USA.
However, I hope this experience allowed me not only to acquire something from you, but also to give you something of my Country, convey some traditions, let you have a taste of some Italian dishes and why not, if you want, teach you some Italian words!
It was very difficult to describe my life and me in one letter but I hope to give you everything you need to start knowing me.
See you soon,
Camilla

martedì 26 gennaio 2016

#1 HERE I AM!


Ciao, sono Camilla, ho 16 anni e quest'estate partirò per un anno oltreoceano!
Dopo mesi passati a leggere post su post di molti exchange students, ho finalmente trovato ( anche se un po' in ritardo) il coraggio di aprire un blog tutto mio che sarà  il mio diario da riempire di ricordi per quando questa avventura sarà finita e per rivivere ogni momento di questo incredibile viaggio che mi cambierà, sicuramente, la vita.
Inoltre, voglio condividere con voi la mia esperienza ,nella speranza di esservi di aiuto nella  decisione di mettervi in gioco e di sfidare voi stessi , come ho  scelto di fare io.
Prima di raccontarvi ciò che è successo in questi mesi vorrei presentarmi, così che possiate conoscermi un po'. :)
Vivo in una piccola città in Lombardia, Lecco, dove frequento il liceo linguistico; le lingue mi hanno sempre affascinato e la mia passione per i viaggi non ha fatto altro che aumentare questo mio interesse.
Altre mie grandi passioni sono la musica e il teatro: suono il clarinetto da un po' di anni e quest'autunno ho iniziato a prendere lezioni di canto, mentre l'amore per il teatro è nato grazie ad un progetto scolastico con il quale sono riuscita a superare, o almeno a ridimensionare.... la mia timidezza.
Sono una ragazza determinata, ma sensibile e  una grande sognatrice; mi piacciono le avventure che siano per me una sfida continua; certo, l'idea di lasciare tutto ciò che è conosciuto e che mi rassicura quotidianamente, mi spaventa, ma allo stesso tempo il pensiero di una vita nuova che mi aspetta dall'altra parte del mondo mi entusiasma fino a farmi superare ogni timore.
Ho sempre amato conoscere nuovi luoghi e nuove culture, viaggiare è una parte integrante della mia vita.
Gli Stati Uniti sono sempre stati il mio luogo ideale, fin da piccola desideravo trasferirmi lì.
Grazie ad una mia zia che vive in Ohio da ormai 40 anni, sono potuta andare a conoscere una piccola parte del Paese dei miei sogni per ben due volte.
In America mi sentivo a casa, era tutto come lo immaginavo e non vedo l'ora di tornarci.
Per adesso è tutto, ma presto ci saranno altri aggiornamenti!
Bye bye

Camilla