martedì 2 febbraio 2016

ELTIS TEST E PRIME FAMIGLIE




Circa due settimane fa, esattamente giovedì 21 gennaio, mi trovavo a Milano per affrontare l'Eltis test, un questionario in inglese per valutare il nostro livello di conoscenza della lingua.
Poiché era un giorno di scuola normale e dovevo prendere il treno da Lecco per Milano all'una, sono uscita da scuola un'ora prima ( suscitando, solo un pochino, l'invidia delle mie compagne che dovevano superare illese un'altra lezione).
Purtroppo al binario non è arrivato uno dei treni nuovi, puliti e soprattutto comodi, costruiti per l'Expo, ma  uno dei pochi treni sopravvissuti che ancora resistono e io continuo a chiedermi come facciano a stare ancora sui binari.
Comunque, dopo un interminabile viaggio di... 40 minuti, mia mamma ed io, siamo arrivate alla stazione centrale di Milano, dove mio papà, che lavora lì vicino, era venuto in macchina per portarci verso la sede dell'associazione nazionale femminile, luogo scelto per lo svolgimento del test.
Tutto sembrava procedere per il verso giusto ed ero anche in grande anticipo.
Arrivati a Porta Romana ci siamo messi alla ricerca del numero civico della sede, ma era introvabile; i minuti passavano e dopo aver chiesto informazioni a dei negozianti che non erano riusciti ad aiutarci, a mia madre è venuta l'idea di ricontrollare l'indirizzo presente nell'email e.... avevamo sbagliato luogo!
Ormai non ero più in anticipo e dopo esserci precipitati in auto, ci siamo diretti verso l'indirizzo esatto.
Per fortuna ero in orario e appena sono entrata nella stanza, ho visto davanti a me un sacco di ragazzi  sconosciuti.
Io sono molto timida e mi sentivo abbastanza inadeguata; non sono molto brava ad intrattenere una conversazione con persone che non conosco, ma mi sono fatta coraggio e dopo poco tempo mi sono ritrovata a chiacchierare con delle ragazze e ho subito capito che con tutte le persone presenti in quella stanza, avevo più cose in comune di quante potessi immaginare: stesse emozioni, stesse esperienze e stessi dubbi e paure; molte domande e pensieri presenti nella mia mente, si potevano trovare anche nella testa degli altri ragazzi; non mi sentivo sola, anzi ero circondata da persone che mi capivano più di chiunque altro in quel momento: ero entrata a far parte della grande famiglia degli exchange students.
Questo credo sia stata la cosa migliore della giornata.
Ora sono in un gruppo whatsapp con tutte queste persone e anche altre da ogni parte di Italia e penso sia una cosa fantastica come possiamo condividere ogni momento di questa avventura tra di noi.
Il test non era complicato ( dico sul serio, non preoccupatevi se dovrete farlo) e dopo meno di una settimana  è arrivata l'email con il risultato del test è il mio punteggio è stato di 251 su 265.
Ero felicissima, anche se mi chiedevo quanto errori avessi fatto; solo grazie al fantastico blog di Ginevra (un'exchange student che ora è in Texas), ho trovato la tabella dei punteggi e... ho fatto solo un errore *.*!
Sono davvero felice del risultato e visto il mio grande amore per le serie TV, d'ora in poi le guarderò solo in lingua originale per esercitarmi.
 
Mercoledì scorso mi ha chiamato YouAbroad per un breve colloquio telefonico nel corso del quale mi hanno chiesto le ultime informazioni che servivano per completare l'application.
Ora finalmente tutti i documenti sono stati inviati negli Stati Uniti e non devo fare altro che aspettare e sperare che la mia famiglia arrivi!
Per adesso sono 3 i fortunati che hanno scoperto la loro destinazione finale: 



L'ansia per una famiglia sale sempre di più e spero che la CIEE (il partner americano di YouAbroad) veda presto la mia application.
Non potete immaginare quanto non vedo l'ora che compaia anche il mio nome sotto la scritta MINNESOTA...

Camilla


P.S. A lato potete trovare il blog di Ginevra e di altri exchange students che si trovano già negli Stati Uniti e blog di altre ragazze che come me sono pronte per partire!





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